"LAUDATO SI'..." giorni particolari, tra acqua pubblica, beni comuni, l'enciclica di Papa Francesco e una lettera pastorale. (di Pasquale Salvio)

“LAUDATO SI’…”


Giovedì 11 giugno eravamo all’Assemblea per la Città Metropolitana, a S. Maria La Nova. I sindaci presieduti da Luigi De Magistris, Sindaco di Napoli, erano chiamati a discutere e approvare la bozza di Statuto licenziata dalla Commissione presieduta da Domenico Tuccillo, Sindaco di Afragola. I rappresentanti del Coordinamento Campano per la difesa dell’Acqua Pubblica erano lì a verificare se e come passava l’atto, senza il quale si andava al commissariamento del nuovo Ente. Relazione di Tuccillo, discussione, presenti che diminuiscono al momento della votazione. Ma, comunque, lo Statuto passa e si può procedere, secondo quanto dichiara, soddisfatto, il Presidente De Magistris, nell’iter che deve portare alle modifiche richieste e all’impianto regolamentare attuativo. Ma la sorpresa, negativa, nasce dalla lettura del tre righi e mezzo riservati alla difesa dell’acqua come bene comune: rispetto alla proposta del Coordinamento, articolata secondo principi e soluzioni già scandite dal lungo percorso di partecipazione civile, la Commissione, a dire di membri della stessa e del Coordinamento Acqua, non ha ritenuto di audire i Cittadini, licenziando un testo “ermetico” in cui non si esplicita chiaramente il centrale concetto che l’acqua ( le sue fonti, le sue reti di distribuzione), in quanto bene comune, non può essere trattata alla stregua dei principi economici che regolano la produzione e la gestione di beni, in particolare nelle forme d’impresa che prevedono profitto. Del resto, il Popolo dell’Acqua questi principi e le relative soluzioni li ha affermati anche nella proposta di legge di iniziativa popolare (che giace da anni in Parlamento) e nel referendum popolari stravinti con la firma di oltre 27 milioni di italiani, che hanno chiesto e chiedono che il loro voto sia rispettato. Davvero si scrive “acqua” e si legge “democrazia”.

Questi principi, con coerenza e coraggio, sono stati applicati dalla Città di Napoli, la cui Amministrazione ha trasformato la SpA ARIN in azienda speciale ABC (Acqua Bene Comune), mettendo a capo del suo CdA una persona capace e sensibile al bene comune come l’avv. Maurizio Montalto. Si, insieme a p. Alex Zanotelli, Felicetta Parisi, Consiglia Salvio e altri non andiamo via sereni da questa, comunque, importante riunione. Lo spettro delle pervasive multinazionali che si spartiscono la gestione di aree del Paese (al Sud l’ACEA) con la benedizione dei Governi, ultimo il decreto “sbloccaitalia”, la cultura dominante e centrale del mercato e del profitto su quella costituzionale della centralità della persona, in particolare debole, e dell’accesso democratico ai beni comuni, il pericoloso clima di “decisionismo” dall’alto contro la pur faticosa partecipazione democratica “dal basso”: questo ed altro si fa ulteriore terreno d’impegno civile dei Cittadini. Questi sono ancor più chiamati ora alla vigilanza e alla pressione politica, perché si attuino tutte le procedure per modificare in meglio il breve e insufficiente testo licenziato e si esplicitino nel regolamento in maniera chiara le soluzioni concrete, coerenti con principi e valori che sono ormai patrimonio della volontà popolare. Che il voto dei referendum sia rispettato. Anche nella costituenda Città Metropolitana.
Sabato 13 Giugno 2015. Una data che si fa festa per Napoli e per la Città. In occasione del quarto anno dalla vittoria referendaria, il Popolo dell’Acqua, con rappresentanze da molte regioni d’Italia, si è dato appuntamento nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo per una giornata di riflessione e di festa. "Acqua: Mezzogiorno svegliati!", è il tema della tavola rotonda, organizzata dal Coordinamento Campano per la Gestione Pubblica dell'Acqua, in collaborazione con il Comune di Napoli e l'Azienda Speciale ABC Napoli. Una bella giornata. Nu’ jorno buono. Concluso con un concerto degli Artisti per l’Acqua in Piazza Municipio, presentato dall’attrice Rosaria De Cicco. Abbiamo ascoltato e “gustato” la lettura, carica di significato della Dichiarazione di Napoli per il Diritto all'Acqua, i cui primi firmatari sono stati Padre Alex Zanotelli, il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il Presidente deli'AS ABC Napoli Maurizio Montalto, il Vicesindaco della Città Metropolitana Napoli Elena Coccia, Consiglia Salvio per il Coordinamento Campano per la Gestione Pubblica dell'Acqua, Simona Savini per il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, i referenti/comitati del Molise (Antonio De Lellis), dell'Umbria ( Elisabetta De Persio), della Calabria (Alfonso Senatore), della Sicilia (Antonella Leto), di Cassino e Cervaro/Lazio ( Massimo Maraone ), delle province della Campania (Onofrio infantile, Carlo Borriello),e tutti i presenti. L'adesione alla Dichiarazione resta aperta a tutti i Cittadini, singoli o associati, che lo desiderano. Significativamente partecipato il tempo dedicato alla redazione della Carta d'Intenti, che ha recepito le proposte di tutti gli intervenuti e che,approvata dall’ Assemblea, neocostituitasi come Rete a difesa delle Fonti idriche (si definirà poi meglio il nome di tale nuova Realtà), sarà inviata a tutti per approvazione, e resa pubblica. Queste le proposte prioritarie emerse, come si legge dal comunicato stampa del Coordinamento: 1) continuare ad esigere, a distanza di quattro anni, l'attuazione referendaria; 2) impedire il progetto di ACEA SpA ( già presente in molte parti d'Italia) e di altre Società private, di appropriarsi delle fonti idriche per estenderne la gestione a tutta l'area Centro-Sud d'Italia; 3) impedire l'inquinamento della nostra acqua, delle falde idriche - danno causato dalle trivellazioni consentite dallo "Sbloccaitalia" e/o dagli inquinatori; 4) rafforzare e tutelare l' AS ABC Napoli; 5) dichiarare illegittimo questo Governo perchè non applica l'esito referendario del 2011.
Sia al mattino nella Sala Giunta, letta da p. Alex Zanotelli, che la sera letta dalla brava Rosaria De Cicco, si è “sentita” la profondità e la bellezza delle parole della Dichiarazione di Napoli. La nostra Città si fa così capofila di una proposta per il Paese e per il Mondo intero, dove sono già oltre duecento le città che stanno ripubblicizzando l’acqua.
Mercoledì 17 Giugno: siamo in attesa del testo definitivo della preannunciata enciclica di Papa Francesco sull’ambiente. Sostenibilità e responsabilità ambientale, giustizia sociale e lavoro, centralità della persona e non del profitto, sobrietà negli stili di vita e consumismo. Le parole di Francesco saranno ancora una volta forti, orientanti, convincenti. E approfondiranno lo spartiacque con chi, anche nella Chiesa, non accetta la revisione di vita personale, sociale, ecclesiale, nell’affermazione della giustizia sociale, del per-dono, della riconciliazione, che significa anche restituzione. “Laudato si’…”: ne è il titolo, ma anche l’esclamazione che viene dal cuore per un Papa che alle sue parole fa seguire sempre quell’ “enciclica dei segni” così coerenti con la Buona Notizia del Vangelo e così in sintonia con quanti, anche di altre fedi, o in ricerca, o non credenti, si riconoscono nel servizio all’Uomo, in particolare sofferente, e nel rispetto del Creato consegnato alla sua responsabilità.
Ma in questa settimana, così particolare, arriva l’annuncio che la Diocesi di Napoli, nella persona del suo Arcivescovo Sepe, dedica una lettera pastorale a “sorella acqua” da difendere: “Acqua bene di tutti”. L’orizzonte in cui cala questo annuncio è cupo: la crisi culturale, prima che economica e politica, sembra imprigionare cuori, menti e volontà di chi determina le scelte, anche internazionali . Si pensi ai migranti, alla Grecia, alla scuola, alla scoperta della più grande discarica d’Europa a Calvi Risorta nella “terra dei fuochi”, ai tumori, alle economie distrutte, alle precarietà esistenziali… Ma noi leggeremo questi testi. E non accademicamente. Saranno un contributo forte e significativo per il cammino dell’impegno di Cittadinanza attiva nella r-Esistenza (come indicava dal palco a piazza Municipio p. Alex) per la difesa dell’Acqua pubblica, bene comune.
Il motore della partecipazione gira. Davide è contro Golia. Ma insieme è possibile lavorare per il Bene comune, a partire da chi è più sofferente e vessato.
Laudato si’...

Pasquale Salvio

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