A CASA33, "Cantiere Napoli e crisi: nuovi laboratori di economia alternativa crescono 'dal basso'" Con Mario Raffa, Gennaro Nasti e Emilia Mango, guardando a Scampia...

Lo sciopero dei mezzi pubblici non ci ha impedito di vivere una bella e significativa serata. Il Seminario “Sobrietà e stili di vita. Nuovi orizzonti economici e sociali”, dopo il bell’incontro con la prof. Giuliana Martirani e il Prof. Sergio Sorrentino per un nuovo “glossario” economico, oltre il PIL, ha fatto tappa sulla questione Napoli e lavoro: “Cantiere Napoli e crisi: nuovi laboratori di economia alternativa crescono ‘dal basso’”. Ho avuto il compito di moderare l’incontro, che metteva al tavolo Gennaro Nasti, Presidente dell’Agenzia Napoletana Energia e Ambiente – ANEA  e Mario Raffa, Professore responsabile del Dipartimento di Ingegneria Economico-Gestionale dell’Università Federico II di Napoli. Ed Emilia Mango, responsabile del settore cartotecnica della Cooperativa Sociale “La Roccia” di Scampia, che si sta affermando anche a livello nazionale col marcio “Fatto@Scampia”.

Non potevo, nella presentazione dei Relatori e del percorso (organizzato con l’Associazione “Marco Mascagna”, con la partecipazione del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Federico II e l’adesione del Movimento Onda Anomala e de La Comunità per lo Sviluppo Umano – Napoli),  non sottolineare il forte valore simbolico del luogo che accoglie gli incontri: CASA 33. Un luogo che è anche una scommessa forte da parte di tre realtà associate (Movimento Onda Anomala, La Comunità per lo Sviluppo Umano- Napoli e l’ Associazione Città della Gioia Onlus): fare rete, nel rispetto delle singole storie, con una condivisione intelligente degli spazi.  In una Città e in un Paese dove l’individualismo, anche nel terzo settore e nel volontariato, frena la capacità di progettare mettendo a sistema gli interventi, rappresenta una scelta forte. In particolare nel Centro Antico di Napoli, dove i “si loca” e i “vendesi” abbondano proprio per i locali abbandonati dalle imprese, dal commercio e dai servizi. Noi abbiamo voluto scommetterci: un locale che aveva accolto un laboratorio, di cui si vedono ancora le tracce, si è fatta “casa”, accogliente, aperta al territorio, “spazio” condiviso di impegno culturale, sociale, civile. Una risorsa di volontariato che sta consolidando il suo esserci nel cuore di Napoli e che ha promosso anche ulteriori aperture. Come la costituzione della Rete Shukran, per e con le persone senza dimora, che sta sviluppando la sua idea-progetto con percorsi di formazione dei volontari, delle attività di contatto di bassa soglia con le persone che vivono per strada, con lo sviluppo graduale dell’attività di advocacy, nello sforzo di traguardare a orizzonti che superino il solo intervento emergenziale o di assistenza.

Il 14 Giugno, in una bella serata pre-estiva, abbiamo  portato questo vissuto (e altro che connota le realtà di CASA33) nel cuore dell’approfondimento seminariale. Sebbene necessariamente breve (per altro impegno), l’intervento di Gennaro Nasti - supportato da un power-point disponibile nella nostra documentazione - ci ha descritto le opportunità di lavoro “dal basso” generate dall’azione dell’ANEA. Al suo sito rimandiamo per una visione più globale di come l’Ente di Via Toledo sviluppi occasioni di lavoro e di sviluppo sostenibile nell’ambito della tutela dell’ambiente.

E’ stato poi il professor Mario Raffa ad accompagnarci con accortezza puntuale nel cuore del tema, con l’aiuto di un suo efficace power-point Vai al documento. La sua esperienza di impegno professionale e civile, e di servizio politico alla Città,  ha consentito ai presenti di esplorare con lui gli orizzonti e le frontiere, spesso sconosciuti (emerge il problema della comunicazione), che fanno guardare alla nostra Città non solo per i problemi enormi che la caratterizzano, ma anche per le opportunità che offre. Campania start-up nell’ambito di Città della Scienza col suo incubatore d’impresa, gli altri due incubatori di S. Giovanni (polo tecnologico) e del BorgOrefici (botteghe orafe artigiane) sono stati e sono esempi di come il modello pubblico (indirizzo)-privato (gestione) - ha sottolineato il prof. Raffa - abbiano portato a risultati concreti in ordine alla creazione d’impresa e di posti di lavoro, nonché alla qualità dei prodotti/servizi offerti. Capacità di fare squadra, anche nella ricerca di fondi inutilizzati nei bilanci degli enti pubblici, controllo trasparente dei processi, ricaduta sociale degli investimenti sono state alcune delle parole-chiave emerse dalla sua interessante esposizione.


Emilia Mango ha offerto subito la visione di un breve filmato su “Fatto@Scampia”:  

sul telone le dissolvenze incrociano le immagini dei giovani e dei maestri dei due settori (sartoria e cartotecnica, con restauro dei libri antichi e moderni), dei locali della Cooperativa nel Polo Artigianale di Scampia in Viale della Resistenza (vai al sito web), e dei tantissimi prodotti che consentono ai giovani di impegnarsi in lavori che possono affrancarli dalla difficile realtà in cui vivono (peraltro aggravata dalla crisi in atto) e di guardare al futuro con maggiore fiducia e con la cassetta degli attrezzi esistenziale più piena di strumenti. Basti pensare, oltre alle competenze acquisite,  anche alla promozione delle relazioni: con sé stessi (maggiore fiducia), con i compagni di cammino (cultura cooperativistica), col territorio e la comunità civile (partecipazione attiva). Mentre scorrono le belle immagini di borsette e accessori, di libri antichi rilegati e di cartelle per atti (dono per i nostri Relatori), dei volti dei giovani attenti nel loro lavoro, il volto di Emilia “parla” della gioia di un impegno in cui, con Pina e p. Fabrizio Valletti e tanti altri, ha sempre creduto. Racconta di Bergamo e Vicenza, due recenti tappe di presentazione della Cooperativa, felice di essere accolta, come a Bologna e a Roma con interesse, simpatia e amore. Ricordando, infine, come la pedagogia ignaziana (Il Centro Hurtado è nel Progetto “Scampia” dei Gesuiti) educhi alla libertà, ha concluso ringraziando per il ponte di amicizia  che l’incontro offre concretamente, auspicando anch’essa il superamento di individualismi e arroccamenti sterili.


Un dibattito breve ma serrato - con richieste di chiarimenti e suggerimenti da parte di  Città della Gioia Onlus su possibili  “contenitori” lavorativi da costruire per i nostri “utenti” senza dimora e per i tanti giovani che vivono precarietà e sfiducia, e – ancora - con ulteriori chiarimenti sull’attività del Centro Hurtado – ha consentito ai Relatori di specificare ulteriori concetti, notizie utili, strade possibili.

In ogni riunione del seminario (e del nostro “caffè letterario…e non solo!”) individuiamo parole-chiave e punti da approfondire. Salutandoci e ringraziando i Relatori e i presenti, dandoci appuntamento ad ottobre per il terzo in contro del Seminario (“Green economy e lavoro: pe’ nun fa’ ‘a fin’ da’ munnezza”), ci siamo lasciati con la promessa di rivedersi, approfondire, individuare concrete soluzioni. Molte,  “dal basso”, già sono splendide realtà, come “Fatto@Scampia”: l’editrice Marotta&Cafiero, il ritorno alla campagna (ma anche gli "orti urbani") e alle filiere corte, l’equo e solidale,  l’innovazione tecnologica, la riscoperta della bottega artigiana e dei mestieri, il riuso, l’economia verde, il microcredito e tanto altro. La crisi sta spingendo - lo si spera - verso stili di vita più idonei ad uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell'uomo e dell’ambiente. Nel sondaggio proposto dal nostro sito www.cittadellagioia.eu sulle priorità della politica, al primo posto c’è la centralità del lavoro. Ch’è nella centralità della nostra Costituzione, da difendere nei suoi valori e principi fondanti. Anche a Napoli, con positività e realismo, si tratta di mettere tutto questo a sistema. Nonostante… Ognuno faccia la sua parte e chi ha responsabilità, a tutti i livelli, non distrugga le esperienze positive  già esistenti, ma inserisca il suo impegno amministrativo, sociale e politico,  per il Bene comune,  sulla scia delle buone pratiche esistenti. Restano domande di fondo che intrecciano le politiche sul lavoro con le politiche sociali: come il welfare può avere ruolo centrale in tutto questo? Mentre scriviamo, ancora sono ferme o chiudono case-famiglia e cooperative, ancora non si pongono in essere interventi strutturali per chi è più ai margini e deprivato a molti livelli. La visione comunitaria va oltre quella sociale...


In ultimo, ma non ultimo, lo scambio di libri. La Biblioteca “Le nuvole” del Centro Hurtado ha donato alla nostra biblioteca, del nostro Centro di Documentazione, il libro di Franco Maiello, appena presentato, “Immagini su Scampia“ e Città della Gioia Onlus ha ricambiato col libro di Dominique Lapierre, da cui il suo nome “La Città della Gioia”. Ma anche Mario Raffa ha voluto donare alla nostra biblioteca il suo libro “Napoli, innovazione esviluppo – Cronaca di una Sfida” (scaricabile dal suo sito www. marioraffa.eu, sito interessante, in cui è utile "navigare") e Sergio Sorrentino, Presidente dell’Associazione “Marco Mascagna” ha voluto donare un libro di preghiere della sua Comunità di appartenenza. Nell’ingresso, il sobrio buffet preparato da una nostra giovane e lo spumante per Mena e per Bepy che festeggiano il compleanno. Il divano che aveva accolto, come un espositore, alcuni dei prodotti della Cooperativa ora è quasi vuoto: quasi tutto venduto! Tra i segni donati, regaliamo piantine di basilico, salvia, rosmarino e menta: sono per l’orto urbano del Centro Hurtado. Pianteranno radici nella buona terra…La rete stringe i suoi nodi. Il seminario continua.

Pasquale Salvio


 

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