ESSERE UMANO: la personale di Maria Guida alla Seconda Municipalità di Napoli

Abbiamo chiesto a Maria Guida, giovane architetto, protagonista della personale di fotografia sociale “Essere Umano”, un suo pensiero scritto, al termine della Mostra ospitata nella Sala Consiliare della Seconda Municipalità del Comune di Napoli, dal 3 al 5 Dicembre. La ringraziamo, per l’amicizia e la dedizione che la legano a Città della Gioia. Dove la sentiamo “di casa”. Un legame forte che, speriamo, possa rafforzarsi ed essere fondamento di nuovi percorsi comuni. Del resto, lei stessa, in uno dei momenti in cui raccontava e si raccontava, è stata definita  ai Padre Constant Kouvadio, padre del PIME,  “spacciatrice di Gioia”.  Grazie, Maria!

 

... come un tuffo nell’acqua profonda

La mostra ESSERE UMANO volge al termine. Desidero ringraziare i promotori, gli organizzatori, ma soprattutto gli amici di Città della Gioia onlus Pasquale, Gabriella e tutti. Hanno creduto in me e nelle mie capacità, ma soprattutto hanno creduto che fare rete sia l’arma bianca per pescare buoni frutti e una rete forte la si fa con le persone.

Desidero ringraziare il presidente della Seconda Municipalità di Napoli, Francesco Chirico. Per la disponibilità, per l’accoglienza e per aver creduto che ESSERE UMANO è strumento di positività.

Desidero ringraziare tutti gli intervenuti, Maria Cristiana Salvio non solo per essere stata presente, ma per il suo lavoro con l’associazione Merida.

La mostra ESSERE UMANO è la conseguenza di una esperienza stupenda fatta nell’’estate 2017.

Ho partecipato ad un campo di impegno sociale organizzato dal Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere) in Sicilia, Mascalucia (CA). Siamo partiti da Napoli con un pulmino in 4 e ci siamo ritrovati in un gruppo di giovani provenienti da diverse zone d’Italia.

Leggevo da qualche parte che E' possibile viaggiare da soli. Ma un buon camminatore sa che il grande viaggio è quello della vita ed esso esige dei compagni. Devo ringraziare i miei compagni, senza i quali il vissuto non sarebbe stato lo stesso. Con loro ho vissuto momenti forti di confronto e di formazione. Siamo stati accolti dalla associazione Don Bosco 2000.  Nel centro abbiamo incontrato 70 ragazzi provenienti da diverse zone del mondo. 

Inizialmente ero partita con l’idea di dover fare qualcosa, occuparmi di…, ma la situazione non so quando, non so come, non so il perché si è trasformata in ESSERE CON … Aron, Jerom, Ousman, Moro, Alamin, Nasim, Akash. Da qui nasce il nome della mostra. Loro hanno raccontato le loro storie. Quello che per me era fondamentale era stare con loro, vivermi i momenti che ci erano stati concessi. Mi sono sentita una di loro… forse lo sono. L’ultima sera, quando salutavamo i ragazzi che restavano lì mentre noi andavamo via, goccioloni di lacrime venivano giù; non avevo mai fatto caso che la trasparenza delle mie lacrime era identiche alla trasparenza delle loro lacrime. Uguali.

Esperienze del genere sono come un tuffo nell’acqua profonda. Totalmente avvolta dal mare. Non immaginavo che si sarebbero create delle onde. Essere umano indica quello che sono le migliaia di persone che raggiungono il nostro paese o cercano di farlo, ma sono inghiottiti dalle onde e dalla morte. Ogni tanto lo dimentichiamo e li trattiamo come pacchi. Essere umano è una esortazione per tutti noi… non c’è niente di più bello che scoprire e scoprirsi come esseri umani.

Infine e non per ultimi ringrazio i tanti ragazzi delle scuole intervenute, con i quali ho avuto l’onore di incontrarmi.  Per aver ascoltato le mie parole, per aver osservato le mie foto con le loro didascalie, per essere stati presenti con tutta la loro forza e con gli occhi brillanti di chi crede che il mondo sia abitato da ESSERI UMANI.

 

Maria Guida

 

 

i post-it di alcuni degli studenti intervenuti nella tre-giorni (160 giovani, 4 scuole, 8 classi).

Saranno oggetto di elaborazione da parte di Città della Gioia Onlus e restituiti alle scuole come contributo per la prosecuzione di un percorso di approfondimento su immigrazione e violenza sulle donne.