Verso il 6 Aprile, mentre all'Aquila il Sindaco si dimette...

 


Le dimissioni del Sindaco dell'Aquila Cialiente sono il segnale di una forte sofferenza  istituzionale e sociale, andando verso il secondo anniversario di quel 6 aprile che ha sconvolto e ferito profondamente non solo l'Abruzzo, ma tutto il Paese.

La speranza è che esse provochino una rapida e profonda riflessione sui motivi che le hanno prodotte.

Nella nostra ultima visita alla Città abruzzese, con la quale siamo gemellati tramite il Liceo "Bafile", abbiamo colto, ancora una volta, il dolore delle ferite aperte, nella zona rossa, come nel resto della Città e dei territori interessati.

Il silenzio, ancora icona dell'interrogativo sul futuro di ricostruzione anche immediato, distende le sue braccia sulla Città sospesa, in un abbraccio che somiglia a quello delle imbragature delle case pericolanti.

 

I sogni e i desideri di ritrovata Vita del Popolo, in particolare dei giovani, sono lì e chiedono risposte concrete. Il popolo delle carriole si è organizzato nella richiesta di firme per la legge d'iniziativa popolare sulla gestione delle calamità naturali che parte dall'Aquila, ma è per tutto il territorio nazionale. La raccolta delle firme si sta allargando ad altre Città. Anche noi l'abbiamo già promossa a Napoli e il 17 marzo altre realtà associate la proporranno in Piazza Dante, come si legge dal sito www.anno1.org.

Oggi, nell'andare verso il prossimo 6 aprile, nell'aspettare gli esiti delle dimissioni del Sindaco, nel portare "dentro" il senso dell'amicizia e della solidarietà che fonda il nostro gemellaggio col "Bafile", vogliamo invitare a sottoscrivere questa proposta di legge, da sostenere poi nell'iter parlamentare, perchè non finisca, come altre, nel cassetto di qualche commissione.

I nomi e i volti delle Vittime, dei loro Familiari, quelli di un Popolo che cerca di rialzarsi con fierezza e con forza, e andare avanti, la Comunità nazionale e internazionale, sono lì, sentinelle di Verità e di Giustizia, testimoni e attori, in modo diverso. Certo è facile stare "da fuori" e scrivere parole, come stiamo facendo anche noi adesso. Bisognerebbe esserci "dentro", per capire e condividere. Ma noi sentiamo il desiderio oggi di far sentire i sentimenti che ci muovono e l'impegno ad essere vicini, per quanto possibile. Anche qui da Napoli e dalla Campania, segnate da vari sisma e da tante calamità, materiali e non (monnezza e scempio ambientale). Con discrezione e rispetto, ci siamo anche noi.

Per Città della Gioia onlus Pasquale Salvio