I nostri obiettivi di "Viandanti della Gioia"
Nel costruire questa Città inclusiva, promuovendo la Pace e la Giustizia, ci sentiamo un po' "viandanti della Gioia", sui sentieri del nostro tempo, al servizio della dignità umana. C'impegnamo perchè i nostri passi, calpestando la nostra Terra da amare e da difendere, siano traccia di rispetto, di dialogo, di accoglienza, di promozione umana, di difesa dell'ambiente. Per consegnare i nostri sforzi per la dignità della Vita anche alla cura delle future generazioni.
Facciamo riferimento all'orizzonte ampio dei diritti/doveri garantiti dalla nostra Carta costituzionale, dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dai Trattati europei e internazionali. Ma desideriamo concentrarci, con un'azione "dal basso", su alcune priorità sociali e sulle relative azioni: promuovere e accompagnare la formazione di bambini/ragazzi altrimenti esclusi dal circuito scolastico e universitario napoletano e, quindi, disattrezzati per l'accesso nel mondo del lavoro, entrare nel cuore dell'esperienza dei "senza fissa dimora" a Napoli, tenere aperto il "ponte" con lo Sri Lanka per il sostegno a distanza di bambini e famiglie (già in atto dallo Szunami in poi). Infine, continuare ad essere piccolo, ma efficace riferimento per quanti bussano a Napoli, in Italia e all'Estero alla nostra porta per emergenze diverse. Ereditiamo queste linee di impegno dal Fondo di Solidarietà "Città della Gioia" nato a Napoli nel 2002.
Verificheremo nel percorso associativo questi progetti, per rimodularli, se necessario, anche in rete con altre realtà istituzionali e non, pubbliche e private, o con singoli cittadini.
Facciamo riferimento all'orizzonte ampio dei diritti/doveri garantiti dalla nostra Carta costituzionale, dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dai Trattati europei e internazionali. Ma desideriamo concentrarci, con un'azione "dal basso", su alcune priorità sociali e sulle relative azioni: promuovere e accompagnare la formazione di bambini/ragazzi altrimenti esclusi dal circuito scolastico e universitario napoletano e, quindi, disattrezzati per l'accesso nel mondo del lavoro, entrare nel cuore dell'esperienza dei "senza fissa dimora" a Napoli, tenere aperto il "ponte" con lo Sri Lanka per il sostegno a distanza di bambini e famiglie (già in atto dallo Szunami in poi). Infine, continuare ad essere piccolo, ma efficace riferimento per quanti bussano a Napoli, in Italia e all'Estero alla nostra porta per emergenze diverse. Ereditiamo queste linee di impegno dal Fondo di Solidarietà "Città della Gioia" nato a Napoli nel 2002.
Verificheremo nel percorso associativo questi progetti, per rimodularli, se necessario, anche in rete con altre realtà istituzionali e non, pubbliche e private, o con singoli cittadini.
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