Viandanti della Gioia

L’Associazione “Città della Gioia onlus”,  sin dalla  sua origine come  Fondo di solidarietà (anno 2003),  ha scelto, quale orizzonte etico e culturale  della sua identità, la  promozione della “sobrietà come stile di vita”, fondata sul valore della solidarietà,  al fine di costruire un mondo più giusto, a partire dalla città di Napoli, in cui è nata ed opera,  per poter condividere più da vicino e in modo più credibile, le sofferenze, i disagi, le attese e le speranze di chi per molteplici motivi vede calpestati, nella propria persona, i Diritti umani più elementari vivendo situazioni di precarietà, di emarginazione e/o di esclusione sociale.

Per questo motivo, l’Associazione,  tra  i percorsi di pensiero e di azione su cui convogliare le proprie risorse umane, culturali  e materiali,  ha privilegiato le situazioni di maggior disagio sociale e, in particolare, la realtà di chi vive ai margini più estremi della nostra società, di chi non ha voce perché “invisibile”, di chi non è più visto come “persona”: il popolo delle persone “Senza Dimora”. Coloro che hanno tagliato ogni relazione con la propria cerchia parentale e con la società nel suo insieme; o che vivono un personale disagio psicologico, o sono vittima di dipendenze; coloro che la società stenta a riconoscere come individui appartenenti al genere umano e alla comunità civile.

Alla luce di ciò, pertanto, è dichiarata intenzione  per i Soci e i Volontari di “Città della Gioia onlus” , dalla sua costituzione in Onlus nel luglio 2009, di farsi carico della Persona nella sua interezza, per promuoverne la dignità e la presenza come soggetto nella società, secondi i diritti/doveri di cittadinanza garantiti dalla nostra Carta Costituzionale e dall’Ordinamento giuridico e amministrativo.

 

FINALITA’

Attraverso l’approfondimento, lo studio e l’esperienza sul  fenomeno in esame, da parte di alcuni membri dell’Associazione, nonché il confronto continuo, anche in rete con altre realtà che si dedicano ad interventi a favore dei “Senza Dimora” (d’ora in poi SD), si è pervenuti alla convinzione che quando si parla di “dimora” non si intende dare unicamente l’accezione di luogo fisico, possibilmente fisso, casa,  ma  di “luogo” attraverso il quale ogni uomo si pone in relazione con i suoi simili creando legami e reti che lo aiutino a realizzarsi come “persona”, a partire dalla dimora interiore del proprio “sé” fino a sentirsi cittadino del territorio dove vive e del mondo.

Pertanto,  il SD, nell’orizzonte culturale che abbiamo poco fa tratteggiato, è una persona che, per  motivi diversi, ha perso la capacità di costruire legami, ai vari livelli e, soprattutto,  vive in se stesso e con se stesso un rapporto spezzato, frammentato. Egli ha perso riferimenti che risultano fondamentali per la vita di ogni uomo (famiglia, lavoro, amicizie…) e non è più in grado, quindi, di percepirsi come individuo con una propria identità,  unità, unicità, con  un proprio ruolo nella compagine sociale.

Nell’individuare, dunque,  le priorità di azione a favore dei SD, “Città della Gioia onlus”,  pur impegnandosi a dare risposte,  in prima istanza, alle necessità materiali  e  primarie della persona (vestiario, cibo, cure mediche, igiene personale..),  desidera impegnarsi con maggior forza e determinazione in tutte quelle attività volte alla ricostruzione di relazioni spezzate, a partire dal recupero della coscienza  del “sé”, fino alle relazioni nella sfera affettiva, nel lavoro, nel corpo sociale più in generale.

Al fine di una maggiore incidenza in tale orizzonte di impegno e nella consapevolezza della ricchezza della messa in comune di risorse e competenze, l’Associazione desidera promuovere la costituzione di collaborazioni e reti, sia con soggetti privati che pubblici. In tal senso, sviluppa anche un’attività di orientamento verso enti in grado di dare risposte ad esigenze più complesse dell’utenza.

L’Associazione, allo stato, sviluppa attività di solo volontariato culturale e sociale, per cui intende la sua azione solo come integrativa e non sostitutiva della funzione pubblica, con la quale desidera avere anche il ruolo di portavoce delle istanze dei SD a Napoli, le cui esigenze di dignità sono gravemente disattese.

 

ATTIVITA’ IN CORSO DI REALIZZAZIONE

      protocollo d'intesa con la Cooperativa "Il Camper Onlus" per l'offerta di un servizio di volontariato medico settimanale presso il Centro "S. Buglione" di Via Pavia, Centro di Coordinamento del Comune di Napoli per le persone senza dimora;

       raccolta di generi di prima necessità a favore dei SD, oppure, qualora se ne presentasse l’urgenza acquistare gli stessi, nei limiti delle proprie risorse economiche;

      offerta, nei limiti delle proprie disponibilità e competenze, di risposte ai bisogni essenziali per la sopravvivenza delle persone SD, quali distribuzione di viveri, coperte, indumenti,  medicinali ; o servizi connessi a bisogni sanitari urgenti (visite mediche, orientamento presso ambulatori/strutture pubbliche e private, piccoli interventi infermieristici);(*)

      supporto a casi multiproblematici  che aiutino il SD ad usufruire di servizi essenziali per il cittadino. In caso di cittadini immigrati, aiutandoli anche ad orientarsi nell’ambito dei diritti e dei doveri previsti dalle leggi italiane;

      formazione permanente dei volontari di “Città della Gioia onlus”,  con riferimento alla proposta formativa della Fondazione San Marcellino di Genova ed altre agenzie locali e nazionali;

      ricognizione  di possibili finanziamenti per poter attuare, nel perimetro delle  tematiche individuate per questo ambito, attività più incisive secondo le finalità descritte.

Il nostro cammino in collaborazione con altre realtà di volontariato ci ha portati, nel marzo del 2011, a costituite con Movimento Onda Anomala,  La Comunità per lo Sviluppo Umano -Equipe Napoli e il Gruppo "Siamo noi"  la RETE SHUKRAN per e con le persone senza dimora. E' in corso di elaborazione il PROGETTO "IO TI VEDO..." che si suddivide in aree di formazione/azione/sensibilizzazione/advocacy.

La Rete Shukran si riunisce in plenaria e in gruppi di lavoro.

 

Per info rivolgersi alla responsabile del Progetto "Viandanti della Giopia"  Gabriella Butera tramite il modulo: