CASA33, "OFFICINA DI SOLIDARIETA' E DI LEGALITA' " Si è conclusa la prima fase del seminario "Sobrietà e stili di vita. Nuovi orizzonti economici e sociali". E dopo la semina...

 

E’ stata una serata intensa e utile, e affollata, se si considera il suo profilo seminariale. Il carissimo e bravissimo Carlo Verna, dopo la presentazione dei presidenti delle due Associazioni proponenti (“Città della Gioia Onlus” e la “Marco Mascagna”) ha trovato subito la “chiave” di lettura dell’incontro, anzi del percorso seminariale, in CASA33, la sede che ospitava l’evento: “officina” della solidarietà, della partecipazione e della legalità. CASA33 è un vecchio magazzino-opificio artigianale, nel cuore del centro antico di Napoli, oggi sede delle attività culturali e sociali di tre realtà (oltre a Città della Gioia Onlus, il Movimento Onda Anomala e La Comunità per lo Sviluppo Umano Equipe Napoli). E’ una scommessa;  forte. In una Città “frammentata” e di fatto individualista anche nelle presenze associate. Una scommessa che si misura con il territorio, difficilissimo, e le sue problematiche, con un’attenzione particolare alle persone in difficoltà, alla promozione umana e sociale, alla sostenibilità ambientale. Il Seminario su “Sobrietà e stili di vita. Nuovi orizzonti economici e sociali”, promosso anche in partenariato con il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Federico II di Napoli, ha concluso la sua prima fase con l’incontro “Green Economy e lavoro. Pe’ nun fa’ a fine’ da’ munnezza”.

L’incontro si legava al precedente “Cantiere Napoli e crisi: nuovi laboratori di economia alternativa  crescono “dal basso”, dove già il Prof. Mario Raffa aveva delineato possibili piste d’impegno ulteriore nello sviluppo, anche sostenibile, del territorio, anche a partire dalla sua ricca esperienza professionale e di amministratore pubblico. La presenza al tavolo della positiva esperienza della Cooperativa “La Roccia” di Scampia delineò orizzonti possibili, anche in quartieri difficili della Città.

L’arch. Antimo di Martino e l’ing. Marcello Salvio ci hanno accompagnato, inquest'ultimo incontro del primo ciclo, con intelligente lucidità negli orizzonti rinnovanti del riciclo e del riuso, del problema dello smaltimento delle scorie nei processi produttivi, con l’esigenze di nuovi approcci culturali, economici, sociali e politici rispetto al “consumo”, allo sviluppo, agli stili di vita sostenibili.  Hanno anche posto punti di domanda sulla stessa economia “verde” e sui suoi sviluppi occupazionali, sulle politiche a sostegno delle stesse, quando i processi siano certificati come utili e virtuosi.

Uno dei punti di domanda alla politica italiana riguarda sicuramente il mancato investimento in questo settore, che fa prevedere ricadute positive rispetto sia all’occupazione che al controllo della tracciabilità e del corretto smaltimento dei rifiuti urbani e industriali. Altro punto di domanda nasce dall'investimento, viveversa, in impianti come gli inceneritori (non termovalorizzatori..., tra l'altro pagati in bolletta da noi: CIP6) che, proprio per le problematiche ad essi collegati (si pensi alle scorie, all'inquinamento dell'aria, etc.), se ne prevede il divieto di costruzione a partire dal 2020 (anche se per ora è una semplice indicazione).

Le conseguenze del criminale e pluridecennale avvelenamento dei terreni, delle acque e dell’aria di interi territori, in particolare campani, ha consentito a Carlo Verna di introdurre il  Gen. Sergio Costa, comandante del Corpo Forestale dello Stato di Napoli. Il suo è stato un intervento solo  conoscitivo della reale situazione delle discariche scoperte dai suoi forestali nella zona dell’Area Nord di Napoli, in particolare a Caivano. Le immagini e la descrizione di ciò che vi è stato trovato, le conseguenze di carattere ambientale e sanitario, hanno ricreato nella sala di CASA 33 quell’atmosfera di  “silenzio” che vivemmo con l’intervento del prof. Antonio Marfella, impegnato con p. Patriciello nella battaglia per la legalità e il ripristino dei territori inquinati (e non solo della cosiddetta “terra dei fuochi”).

 

E, allora, quando Carlo Verna, con la consueta perizia giornalistica, ha portato il microfono fra i presenti, per il dibattito, questo ha “tracimato” oltre la barriera delle domande formali o scontate.  Interventi complessi o semplici hanno posto sul tavolo dei Relatori domande, considerazioni, richieste di chiarimenti, proposte.

Tre ore di lavoro comune, intenso, attento. Carlo Verna ha chiuso la serata con alcune conclusioni, sottolineando le parole-chiave e le prospettive di lavoro per le realtà organizzatrici e quelle di rete con cui si muovono: partecipazione civile, nuova cultura di “rete” attiva, continuando a sviluppare laboratori-officine che siano, si “fucine” di solidarietà, ma anche di legalità. Ha ribadito concetti emersi nell'approfondimento dell'interessante power-point dell'Arch. Di Martino sul riuso e sul riciclo di alcuni materiali materiali utilizzati nella costruzione di beni "complessi"(imbarcazioni, automobili, pale eoliche, caravan, etc.)  che si possono sintetizzare in frasi che non sono solo slogan, ma indicazioni concrete per nuovi processi di trattamento di questi alcuni materiali oggi destinati alla discarica: non più dalla "culla alla morte", ma "dalla culla alla culla" per una nuova vita degli stessi trasformati e riutilizzabili per altri usi. Così come si può parlare non più "fine-vita" ma di "fine utililità" dei beni,   in una progettazione "di sistema" degli stessi, che nell'intera filiera della loro vita, ne contempli l'intelligente riciclo finale e la trasformazione dei componenti non riclicabili nei consueti circuiti.  Infine, una parola terribile, che interroga le singole coscienze e la Comunità Civile tutta, Cittadini e Istituzioni: TERRICIDIO.

L’intervento finale di Città della Gioia Onlus ha sottolineato il carattere di semina di questo percorso, iniziato nel novembre 2012 con la proposta di un concorso per tesi di laurea specialistica o accademica su “sobrietà e stili di vita” (che si completerà nel marzo 2014), con il dipartimento di Scienze Politiche della Federico II, che  è poi proseguito sia col seminario economico-sociale, che col “caffè letterario …e non solo!”.

Ora si passa dalla semina al laboratorio. Legalità (incontro con il PM della DDA di Napoli Giovanni Conzo sui beni sequestrati alla mafia), Lavoro e Giovani (incontro con Mario Raffa) e Green Economy e sostenibilità ambientale (del 25 ottobre): verificheremo, e non da soli, come dare volto e incarnare, per quanto possibile, desideri, parole-chiave, orizzonti verso cui tendere. Chi ci sta a impegnarsi con noi  può contattarci scrivendo al nostro Centro di Documentazione: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

Dopo la serata, intrecci di saluti cordiali e il buon buffet della nostra giovane studentessa cuoca. Mentre Luigi del Movimento Onda  Anomala smonta la sua telecamera, un gruppo di giovani partecipanti si fotografa col cellulare, altri si scambiano numero di telefono e email.

Grazie, allora! Ai Relatori, a Carlo Verna, ai Partecipanti. Ciascuno ha potuto mettere il suo seme nel terreno del Pensiero e della Riflessione comune… Ora si tratta di curarlo, di farlo crescere, di prendercene cura… Perché i nostri campi tornino ad essere pieni di buoni prodotti, ponendo fine al “terricidio” in atto; e i nostri territori tornino a rivivere di nuovo Lavoro e di Dignità, di Bellezza. Nel rispetto della Costituzione.

Ritorni la “terra dei fuochi” ad essere "Terra di Lavoro”.

Pasquale Salvio