"PasseggiAmoNapoli" (*): alla scoperta di una Napoli nuova e più autentica … Il Bello che dà Speranza: Scampia, Felice Pignataro, il Centro Hurtado…
di Ornella Agrillo
Sabato 26 ottobre abbiamo inaugurato il ciclo “PasseggiAmo Napoli” con un’ “escursione” a Scampia.
Io, Enzo, Amelia, Stefania, Marina, Felicia ci siamo incontrati alla stazione della Metropolitana di Piscinola con Pasquale; Gabriella ci ha raggiunto in un secondo momento, direttamente al Centro “Alberto Hurtado”. Pasquale ci ha illustrato brevemente le installazioni, inaugurate di recente alla presenza del Sindaco, che propongono una ricca selezione dei lavori più significativi di Felice Pignataro, fondatore del Gridas (Gruppo di risveglio dal sonno), insieme alla moglie Mirella. Morto nel 2004, ha dedicato al riscatto di Scampia parte della sua esistenza.
FELIMetrò: questo il nome dato alla stazione e all’iniziativa. Singolari sono le riproduzioni fotografiche collocate nello spazio compreso tra l’atrio e le pareti delle scale di accesso alle banchine, con un pannello illustrativo che racconta l’attività dell’Artista, che ha colorato i muri di Napoli e di tante città; ma che ha anche animato le strade di Scampia con i suoi carnevali tematici, diventati una tradizione che tuttora persiste e che coinvolge sempre più associazioni e cittadini. Ci siamo ripromessi di dedicare un'altra passeggiata, nella stessa stazione e nella sede del Gridas, ad un incontro con Mirella e ai figli, per farci illustrare l’attività passata e l’impegno attuale e futuro della loro realtà.
Uscendo dalla stazione verso l’accesso di Scampia siamo stati colpiti dalle condizioni vergognose in cui versa la strada adiacente, un cantiere sporco e pericoloso, transennato, da cui si intravedono scale mobili, realizzate e già fatiscenti, stridente con la vivacità e l’esuberanza dei pannelli all’interno, quasi un segnale che la strada del riscatto sociale è ancora lunga e le speranze di uscita dall’emarginazione e dalla miseria lontane.
Poco dopo siamo arrivati, accolti da Sergio Sala, giovane gesuita della sua Comunità di Scampia. Ci ha mostrato strade e luoghi del quartiere, e, dopo una breve sosta nella chiesa di Santa Maria della Speranza, ci ha accompagnato al Centro “Hurtado”, opera culturale e sociale promossa dagli stessi gesuiti con l’aiuto di molti laici, luogo di formazione e di aggregazione per i giovani del quartiere. E anche di … lavoro!
Il Centro, molto accogliente e luminoso, è dotato di vari locali per la formazione (esiste un ente accreditato alla Regione Campania, Istituto Pontano delle Arti e dei Mestieri); uno di essi, interamente occupato da postazioni informatiche, è anche sede di una pubblicazione mensile, ormai nota nel Quartiere e in Città, “Fuga di Notizie”. Altre sale e corridoi, multifunzionali, accolgono scaffali con i libri delle Biblioteca “Le Nuvole”, con una sala lettura particolarmente dedicata ai bambini. Un’ultima grande sala è sede operativa della sartoria. Infatti il centro ospita anche la Cooperativa Sociale “La Roccia” (multiservizi giovani di Scampia), nata per formare al lavoro le giovani generazioni del quartiere e per offrire loro opportunità di lavoro.
La cooperativa sviluppa le sue attività in due settori: la sartoria, specializzata soprattutto nella creazione ed esecuzione di borse, biancheria per la casa, accessori vari, e la cartotecnica, collocata presso l’istituto scolastico Elsa Morante, che produce oggetti artigianali di carta rilegati in tessuto e in pelle (come agende, quaderni, cornici, scatoli, etc.) e realizzando anche restauri di libri e volumi antichi. Purtroppo siamo andati di sabato, quando non ci sono le persone che cuciono e si dedicano alle varie attività; ma si può immaginare come sia piena di vita il centro quando ci sono i bambini, i ragazzi, le signore che lavorano alle macchine da cucire, circondate da stoffe e fili colorati.
Per la Biblioteca era presente il responsabile Antonio Caferra con un’operatrice. Organizza laboratori di lettura e scrittura per bambini e ragazzi, promuove iniziative con l’Associazione AaQuaS (Animazione Quartiere Scampia) e possiede un patrimonio librario di circa 10000 volumi, schedati e collocati. Abbiamo avviato anche uno “scambio” di libri: alcuni della biblioteca “Le Nuvole”, che ci sono stati donati, fanno ora parte della nostra biblioteca in via Atri. Noi abbiamo portato in dono un libro di origami con pensieri sull’amicizia: un po’ icona del costruire comunità civile nel rispetto dell’ambiente e con creatività, valorizzando la collaborazione virtuosa.
Più tardi Emilia Mango, che ci ha fatto da guida per tutta la mattinata con affetto, passione e competenza, ci ha accompagnato nei locali della cartotecnica, di cui è responsabile. Pervasi dall’intenso odore della colla, con presse e carte colorate, ci ha mostrato alcuni antichi volumi restaurati, e i tanti prodotti realizzati per un mercato non solo napoletano, che apprezza sempre più il marchio della Cooperativa “Fatto@Scampia”. Emilia era davvero orgogliosa di mostrarci i bellissimi risultati del lavoro comune, valorizzando anche la relazione positiva che si instaura tra le persone coinvolte. Naturalmente abbiamo acquistato i prodotti artigianali della sartoria e della legatoria, ripromettendoci di tornare ancora, magari per la prossima fiera espositiva di dicembre.
Mi piace concludere la breve descrizione della passeggiata, al di là di ogni retorica, con alcune frasi scritte da Giuseppe Culicchia, tratte dal libro Torino è casa mia, pubblicato nel 2010 e che sto leggendo in questi giorni. Lo scrittore dice: “ … oltre ad essere la mia città. Torino è anche la mia casa. E come ogni casa contiene un ingresso, la stazione di Porta Nuova, una cucina, il mercato di Porta Palazzo, un bagno, il Po, e poi naturalmente il salotto di piazza San Carlo, e quel terrazzo che è il Parco del Valentino….. “. E allora, rifacendomi alle parole di Culicchia, l’ingresso di Napoli è la stazione di piazza Garibaldi, ma anche il porto, il salotto piazza Plebiscito, e lo studio è Scampia. Si, perché Scampia è un grande laboratorio, è uno spazio in cui prevalgono la violenza e la criminalità organizzata, ma anche l’impegno civile e i colori di Felice, la laboriosità delle persone che lavorano in sartoria o in legatoria, la volontà di non arrendersi alla prevaricazione dedicandosi all’educazione dei bambini e dei giovani, dove opera una ricca rete sociale e civile.
Sabato abbiamo respirato anche questo. Non abbiamo potuto incontrare p. Fabrizio Valletti, ispiratore e co-fondatore del Centro, ma abbiamo visto e “gustato” il sorriso di Emilia, quello di Antonio, di Sergio (e dei suoi genitori arrivati da Vicenza) e di Walter… e il piccolo giardino dietro al Centro Hurtado che, nonostante insista sulla poca terra disponibile (il centro è costruito su una piattaforma di cemento di un supermercato mai realizzato, su cui è nato il Polo Artigianale in cui insiste), con la tenace volontà di qualcuno cresce come un piccolo ma significativo fazzoletto di verde con piante rigogliose, ciascuna con la sua descrizione, con la sua cura che si fa “coltura” e “cultura”.
Scampia è uno studio, un laboratorio che dimostra come, anche nel deserto delle difficoltà dei territori, del centro o della periferia urbana, la speranza possa crescere e creare esperienze positive e da imitare, alternative alla triste e deludente realtà.
Alla prossima passeggiata e alla scoperta di una Napoli nuova e, forse, più autentica …
Ornella Agrillo
Associazione Città della Gioia Onlus
Per informazioni sul Gridas e su Felice:
http://www.felicepignataro.org/home.php?mod=gridas
Per informazioni sul Centro Hurtado e le sue componenti:
Risonanze delle nostre ragazze universitarie, dopo la passeggiata…
Marina Stanzione (secondo anno di Giurisprudenza)
Educare significa anche questo: far capire che è meglio circondarsi di libri, computer... respirare l'odore delle piante dell'orto urbano... sporcarsi le mani di colla e pittura... pungersi per sbaglio con un ago da cucito...piuttosto che circondarsi di gente malavitosa... respirare la puzza di smog... sporcarsi la fedina... pungersi ma non per sbaglio. Questo è il Centro Hurtado: vivere a Scampia seguendo la retta via.
Felicia Luciano (terzo anno di Architettura - Design di Moda)
Una luce di speranza nel degrado sociale. Il Centro Hurtado è un arcobaleno colorato nel cemento grigio, un ritrovo caloroso nel cuore di un quartiere dove c’è malavita, il simbolo di una città che vuole rinascere e riappropriarsi della propria dignità, una mano pronta ad accogliere chi è caduto. Il Centro Hurtado è un luogo magico tra i “lotti” del quartiere: si può riscoprire la gioia della compagnia e dell’imparare insieme, la collaborazione nel lavoro e il riconoscimento per la propria arte e le proprie abilità. Un piccolo sole, tutto “Made in Scampia”!
Messaggio di p. Sergio Sala dopo la visita (Grazie!)
Agli amici di Città della Gioia Onlus
Siamo felici che la prima “PasseggiAmoNapoli” abbia avuto Scampia come meta. Pensiamo sia stato un segnale di amore per la città ancor prima che un segnale di legame con noi. Come dicevo durante la breve chiacchierata, la nostra parola d’ordine, il nostro sforzo e sogno per il futuro è “integrazione”. Integrazione di ogni tipo: parchi-lotti, rom-gagé, centro-periferia, nord-sud .... La vostra visita è andata esattamente in questa linea, integrazione fra il centro storico e la periferia urbana. Son convinto che se Napoli vuol migliorare, se vuol bene a se stessa, deve ripartire dalla periferia come voi avete dimostrato per arrivare al centro che possiede altrettanti problemi, bellezze e potenzialità.
Un grande abbraccio e buona strada, Serginho
Photogallery
(le foto sono di Pasquale Salvio)
"PasseggiAmoNapoli" è una nuova iniziativa del CENTRO DI DOCUMENTAZIONE "SOBRIETA' E STILI DI VITA" dell'Associazione "Città della Gioia Onlus". Chi è interessato a partecipare può scriverci su Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Info al nostro articolo: https://www.cittadellagioia.eu/index.php/notizie/82-ultime/2183-passeggiamonapoli-per-conoscere-il-bello-che-da-speranza-e-promuovere-la-coesione-sociale-a-napoli