“ESSERE UMANO” , QUELLA STRISCIA ROSSA, GRIDO DI DOLORE E DI SPERANZA di Ornella Agrillo

 

“ESSERE UMANO”: QUELLA STRISCIA ROSSA, GRIDO DI DOLORE E DI SPERANZA

La mostra di Fotografia Sociale di Maria Guida, promossa dall’Associazione Città della Gioia Onlus 

Il 14 marzo si è conclusa la mostra Essere Umano con fotografie di Maria Guida, giovane architetto, allestita dal Centro di Documentazione  e di Comunicazione dell’Associazione Città della Gioia Onlus presso la Sacrestia del Gesù Nuovo di Napoli.

Le fotografie, in cui Maria Guida ha documentato  la sua ricca esperienza di solidarietà vissuta in un campo estivo in Sicilia con ragazzi immigrati prevalentemente dall’Africa, sono state collocate sulle mensole degli armadi della bellissima sacrestia seicentesca della Chiesa di Piazza del Gesù, a Napoli, affidata alla cura dei Padri Gesuiti. Le immagini sono state collegate da un cordone rosso, fil rouge non solo a significare le sofferenze di chi è arrivato in Italia dopo un tragico viaggio e la consapevolezza di un incerto domani, ma anche la possibilità di dialogo e di sinergia con il prossimo, la possibilità di intrecciare legami. Altre fotografie, anche queste scattate da Maria Guida, disposte negli angoli del lato opposto alla porta di ingresso, denunciano, in una specifica sezione, la violenza sulle donne e le nefaste conseguenze sulla persona.

La mostra è stata inaugurata il 9 marzo nella Sala Valeriano con interventi del Responsabile del Centro di Documentazione e di Comunicazione dell’Associazione, Pasquale Salvio, del parroco del Gesù Nuovo  p. Vincenzo Sibilio S.J., del p. Prassad Ghali del P.I.M.E. e della stessa Maria Guida, che ha condiviso con i numerosi presenti la sua esperienza siciliana, accompagnata da una sequenza di scatti che hanno composto e offerto una significativa narrazione. La serata si è conclusa con un bellissimo e commovente monologo interpretato dalla vicepresidente dell’Associazione, l’attrice Rosaria De Cicco; un grido di dolore e, nello stesso momento, di sollievo di una donna che partorisce nelle coste italiane dopo un viaggio duro e terribile.

Una striscia di stoffa rossa di trenta metri, realizzata da Felicia Luciano, in cui sono stati segnati i nomi dei ragazzi africani e italiani che avevano partecipato all’esperienza del campo estivo e i nomi delle persone che hanno collaborato alla realizzazione della mostra, collegava gli ambienti della sala Valeriano alla sacrestia, luogo della mostra. La striscia era interrotta dall’immagine del bambino siriano, Aylan Kurd, fuggito dalla guerra con la sua famiglia e  trovato morto  in una spiaggia della Turchia. Un viaggio terribile, che si può concludere con la morte, può anche dare come esito un rapporto di condivisione e di solidarietà, può trasformarsi in un viaggio insieme, verso una meta comune, il donare e donarsi reciprocamente. La striscia rossa è stata poi collocata sul pavimento della sacrestia.

L’esposizione è stata visitata da molte persone, napoletani e non, soprattutto durante il fine settimana.

Tutti i visitatori, considerato il grande impatto emotivo che le fotografie di Maria trasmettono,  sono stati favorevolmente impressionati e ciò ha creato un clima di particolare  emozione e partecipazione, riscontrato  anche nei messaggi che molti di loro hanno trascritto in un quaderno che l’Associazione ha messo a disposizione;  messaggi soprattutto di stima e di ringraziamento, ma anche richieste di esportare la mostra in luoghi a loro vicini. Anche all’estero.

Il successo dell’iniziativa e, soprattutto, l’ appassionato  riscontro dei visitatori sono da stimolo ad affrontare altre prove e altre esperienze, in linea con gli obiettivi che l’Associazione si prefigge.

Ornella Agrillo

Centro di Documentazione e di Comunicazione