Rete Shukran: il comunicato sulla baraccopoli della Marinella
www.reteshukran.org Napoli, 29 Febbraio 2012
COMUNICATO STAMPA
DALLA PARTE DEI PIU’ DEBOLI E DELLA DIGNITA’ DELLA PERSONA
Che la baraccopoli della Marinella debba essere smantellata lo si sa. Lo sanno in particolare le associazioni e i gruppi di società civile che con i loro volontari fanno supplenza non solo di assistenza, ma anche di rispetto della dignità delle persone, soprattutto se più deboli. Lo sanno le reti di società civile ed hanno più volte interfacciato le Istituzioni perché trovino, secondo i compiti che loro competono, soluzioni alternative, anche nel rispetto delle indicazioni dell’Europa.
Oggi una manifestazione ha chiesto lo sgombero di quell’area, ma non segnala alcuna alternativa allocativa per i baraccati.
C’è paura nel campo, c’è preoccupazione fortissima di un passato non lontano nel tempo e geograficamente, dove la rabbia si trasformò in violenza. Di seguito il comunicato della Comunità dei Rom della Marinella riunitasi ieri.
La Rete Shukran, sottolineando le esigenze e le preoccupazioni di tale documento (in calce) e nello spirito del comunicato a firma del Comitato Rom e dell’Associazione “Chi Rom e chi no”, di p. Zanotelli e p. Pizzuti (in calce), chiede con forza a tutti i soggetti istituzionali preposti che garantiscano l’incolumità delle persone nei prossimi giorni e che siano trovate e realizzate al più presto soluzioni alternative adeguate e dignitose per le famiglie e gli immigrati che “vivono” nella squallida baraccopoli della Marinella.
La Rete Shukran – Napoli
per e con le persone senza dimora
Napoli, 28 feb. 2012
A seguito della manifestazione promossa dal Popolo delle Libertà contro l’insediamento del Parco della Marinella, che ha suscitato vecchie paure e tensioni di stampo razzista nella comunità, ci siamo riuniti in assemblea per discutere della situazione.
Siamo uomini e donne che cercano di lavorare dignitosamente, di muoversi liberamente al pari di tutti gli altri cittadini europei e di svolgere le nostre attività economiche cosi come fanno gli italiani nel nostro paese. Nella nostra comunità ci sono moltissimi bambini che vanno a scuola tentando di intraprendere un positivo percorso di integrazione.
La nostra presenza in quest’area è cresciuta in seguito al recente incendio del campo della Maddalena e al rigido inverno che ha colpito quest’anno la Romania, con conseguente perdita di case, bestiame e risorse.
Siamo molto preoccupati per la mancanza di dialogo con le istituzioni in un momento così difficile nel rapporto tra noi e la città di Napoli.
Chiediamo alle istituzioni il motivo del clima di intolleranza e repressione che si respira nelle ultime settimane: il blitz dei vigili urbani col sequestro di oltre 500 passeggini e automezzi (anche provvisti di regolari documenti) senza l’emissione di alcun verbale, con i quali provvedevamo alla nostra sussistenza e le schedature (impronte e foto segnaletiche) della PS, il tutto condito da una forte campagna di stampa discriminatoria.
Chiediamo un posto adeguato alle esigenze di abitazione e di vita in cui poter costruire una pacifica convivenza con la città, un luogo accessibile anche per le nostre scarse risorse economiche.
In queste ore respiriamo un’aria di paura, temiamo persino di uscire di giorno per recuperare acqua e cibo, di mandare i bambini a scuola e di svolgere qualunque normale attività al di fuori del campo. Anche restare nel campo di notte non assicura la nostra incolumità. Alcuni di noi stanno rivivendo le stesse sensazioni provate durante il pogrom di Ponticelli.
Le Comunità di Rom del Parco della Marinella
COMUNICATO
I proclami usciti sulla rete e riguardanti la presunta organizzazione per oggi pomeriggio di una manifestazione indetta dal presidente del consiglio provinciale di Napoli, per la “liberazione” dalle baraccopoli fatiscenti lì insediatesi, del Parco della Marinella a Via A. Vespucci assumono toni grotteschi e di pura propaganda politica nella misura in cui i diritti umani si contrattano con richieste che se pur legittime mascherano l’esistenza di un degrado urbano, umano e sociale e politico, non certamente causato dalla presenza di anime disperate.
La situazione fatiscente in cui versa quell’area municipale è stata più volte denunciata e dalle stesse associazioni che lavorano alla tutela dei diritti dei rom e dal comitato campano con i rom che chiedevano alle autorità competenti e alla cittadinanza intera di intervenire a salvaguardia della salute dei diversi nuclei familiari rom lì presenti, numerosi anche i bambini, gli stranieri africani e alcuni poveri napoletani. Altresì venivano indicate come inappropriate e discriminanti le modalità dell’intervento della polizia municipale nella baraccopoli del Parco della Marinella avvenuto alle prime ore dell’alba del 20.02.2012 con cui venivano sottratti beni ai residenti senza contestare loro alcun reato e oltre 500 carrozzine utilizzate per la loro sopravvivenza.
Molte le domande e le incongruenze che emergono riguardo ad interventi di questo tipo, ma soprattutto rispetto ad una strumentalizzazione da parte di alcune parti politiche intorno a situazioni disumanizzanti e degradanti per gli stessi abitanti e per la città di Napoli definita dal presidente della provincia “una grande città d’Europa”. Il miglioramento delle condizioni di vita dei meno fortunati e la riqualifica di parti degradate della nostra città sono temi fondamentali e che ci stanno molto a cuore, nell’ottica di un miglioramento umano sociale e politico, per questo ci chiediamo se tutto ciò possa mai avvenire con azioni di pura facciata e propaganda politica che ci auguriamo non degenerino nei fatti di Ponticelli accaduti nel 2008 e ricordati ancora con tanto dolore e amarezza.
Le associazioni e tutti i comitati solidali si discostano da interventi di questo tipo e chiedono a voce alta interventi di “diritto” in grado di tutelare le istanze di ogni cittadino anche di quelli senza documenti o voce per reclamarle.
Padre Alex Zanotelli,
Padre Domenico Pizzuti
Ass. chi rom e…chi no
Comitato campano con i rom