L'Aquila: una proposta di legge d'iniziativa popolare, passo concreto verso la rinascita. Non solo dell'Abruzzo - di Federica Di Bianco

Approderà anche a Napoli come già sta avvenendo in altre città d’ Italia, la raccolta di firme a favore della proposta di legge di solidarietà nazionale per i territori colpiti da disastri naturali. Si tratta di una iniziativa che parte dal basso, direttamente dalla gente dell’Aquila stanca di chiedere, tra l’indifferenza generale, che si muova qualcosa e che parta la ricostruzione nel centro storico della città.
L’obiettivo è il raggiungimento di almeno 50mila firme per poter presentare la proposta di legge al Governo. A Napoli la raccolta avverrà domenica 16 gennaio, dalle 9 alle 13, nella "Sala Valeriano" al numero 15 di piazza del Gesù Nuovo: saranno uomini e donne dell’associazione " Città della Gioia" onlus ad accogliere le persone che vogliono dare un segnale di solidarietà alla popolazione aquilana. L’associazione napoletana, che si occupa di iniziative sociali e solidali, ha stretto un gemellaggio con il liceo aquilano "Bafile" ed è in costante contatto con le persone della città colpita dal sisma del 6 aprile 2009.


L’idea di presentare una proposta di legge in favore dei territori colpiti da calamità naturali è scaturita dalla forte insoddisfazione e dalla delusione nei riguardi dei provvedimenti governativi attuati al termine dello stato di emergenza. A distanza di 21 mesi dalla catastrofe la ricostruzione continua a non avere ancora un piano certo: una parte della popolazione è stata trasferita in nuove abitazioni, un’altra rimane ancora ospite in alberghi della zona, vivendo in uno stato di precarietà ed incertezza.

I cittadini aquilani con la collaborazione di alcune forze politiche, si sono riuniti per creare ex novo un documento a tutela della ricostruzione non solo della propria città, ma di tutte le zone colpite da catastrofi naturali. Si tratta di una legge "breve" composta di soli 20 articoli, tutti ispirati al principio fondamentale secondo cui ogni cittadino può partecipare attivamente alla ricostruzione, attraverso indicazioni di soluzioni per superare lo stato di emergenza e di pericolo conseguente a calamità naturali. La popolazione, secondo i contenuti della proposta, dovrà essere direttamente coinvolta in ogni fase della ricostruzione: non è semplicemente prevista la consultazione dei cittadini prima di ogni decisione ma è addirittura stabilita la costituzione di un comitato che avrà il potere di vigilare sulla trasparenza della gestione dei fondi. Sono previsti anche provvedimenti di carattere economico come la detassazione per un circoscritto periodo di tempo, oltre ad interventi agevolati a sostegno dei mutui. Il tutto è suggellato da un bisogno impellente di legalità e di controllo, per tutelare la ricostruzione dall’intromissione di speculatori, clientele e infiltrazioni mafiose.
Questa iniziativa, al pari delle numerose manifestazioni di protesta in atto ormai da un anno e mezzo, è il segno di una volontà determinata a riappropriarsi di una città che rischia di perdere con il suo centro storico, non solo la sua identità culturale, ma anche la sua principale fonte di sostentamento economico. L’approvazione della legge rappresenterebbe una garanzia, un passo concreto verso la rinascita: i cittadini non dovranno più supplicare una ricostruzione, ma pretenderla per diritto.

 Federica Di Bianco

Federica Di Bianco e Isabella De Stefano, al gazebo per i terremotati d'Abruzzo in Piazza Dante

 

Le foto sono di Pasquale Salvio