Il Consiglio Direttivo di Città della Gioia Onlus ha deliberato la costituzione del “Centro di documentazione su sobrietà e stile di vita”.  Siamo nell’orizzonte culturale, sociale e politico in cui si colloca l’impegno culturale e sociale della nostra Associazione.

Il Centro ha la sua sede in Via Atri, 33 – Napoli, nostra sede operativa.

Obiettivi del Centro nel breve-medio periodo sono:

  1. Costituire una piattaforma di documentazione, anche multimediale, sulla sobrietà come stile di vita e sulle sue ricadute culturali, formative, sociali, economiche e politiche;
  2. Sostenere le attività associative e di rete (osservatori, forum, tavole rotonde, seminari, incontri, laboratori) con strumenti documentali;
  3. Collaborare alla promozione della costituzione di reti sociali sulla materia (altre associazioni, realtà sociali, istituzioni, scuola/università), a supporto di laboratori di studio, di ricerca e di impegno nell’elaborazione di riposte concrete alle esigenze di giustizia sociale, di sostenibilità ambientale, di economia di giustizia, di equità e di solidarietà;
  4. Offrire alla Città, nel territorio di riferimento associativo, la possibilità di utilizzare detti strumenti, secondo le norme stabilite dall’Associazione.

Il Centro sottoscrive per l’Associazione abbonamenti a riviste e strumenti multimediali, a supporto della sua attività. Allo stato sono sottoscritti i seguenti abbonamenti:

A – Rivista “Valori”, mensile di economia sociale, finanza etica e sostenibilità;

B – Rivista “Scarp de’ Tennis”, il mensile della strada (E’ un giornale di strada non profit);

C -Rivista online “Narcomafie”, http://www.narcomafie.it/, a cui siamo abbonati come soci dell’Associazione LIBERA,  Associazione, Nomi e Numeri contro le Mafie.

 

A CASA33, "Cantiere Napoli e crisi: nuovi laboratori di economia alternativa crescono 'dal basso'" Con Mario Raffa, Gennaro Nasti e Emilia Mango, guardando a Scampia...

Lo sciopero dei mezzi pubblici non ci ha impedito di vivere una bella e significativa serata. Il Seminario “Sobrietà e stili di vita. Nuovi orizzonti economici e sociali”, dopo il bell’incontro con la prof. Giuliana Martirani e il Prof. Sergio Sorrentino per un nuovo “glossario” economico, oltre il PIL, ha fatto tappa sulla questione Napoli e lavoro: “Cantiere Napoli e crisi: nuovi laboratori di economia alternativa crescono ‘dal basso’”. Ho avuto il compito di moderare l’incontro, che metteva al tavolo Gennaro Nasti, Presidente dell’Agenzia Napoletana Energia e Ambiente – ANEA  e Mario Raffa, Professore responsabile del Dipartimento di Ingegneria Economico-Gestionale dell’Università Federico II di Napoli. Ed Emilia Mango, responsabile del settore cartotecnica della Cooperativa Sociale “La Roccia” di Scampia, che si sta affermando anche a livello nazionale col marcio “Fatto@Scampia”.

Non potevo, nella presentazione dei Relatori e del percorso (organizzato con l’Associazione “Marco Mascagna”, con la partecipazione del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Federico II e l’adesione del Movimento Onda Anomala e de La Comunità per lo Sviluppo Umano – Napoli),  non sottolineare il forte valore simbolico del luogo che accoglie gli incontri: CASA 33. Un luogo che è anche una scommessa forte da parte di tre realtà associate (Movimento Onda Anomala, La Comunità per lo Sviluppo Umano- Napoli e l’ Associazione Città della Gioia Onlus): fare rete, nel rispetto delle singole storie, con una condivisione intelligente degli spazi.  In una Città e in un Paese dove l’individualismo, anche nel terzo settore e nel volontariato, frena la capacità di progettare mettendo a sistema gli interventi, rappresenta una scelta forte. In particolare nel Centro Antico di Napoli, dove i “si loca” e i “vendesi” abbondano proprio per i locali abbandonati dalle imprese, dal commercio e dai servizi. Noi abbiamo voluto scommetterci: un locale che aveva accolto un laboratorio, di cui si vedono ancora le tracce, si è fatta “casa”, accogliente, aperta al territorio, “spazio” condiviso di impegno culturale, sociale, civile. Una risorsa di volontariato che sta consolidando il suo esserci nel cuore di Napoli e che ha promosso anche ulteriori aperture. Come la costituzione della Rete Shukran, per e con le persone senza dimora, che sta sviluppando la sua idea-progetto con percorsi di formazione dei volontari, delle attività di contatto di bassa soglia con le persone che vivono per strada, con lo sviluppo graduale dell’attività di advocacy, nello sforzo di traguardare a orizzonti che superino il solo intervento emergenziale o di assistenza.

Il 14 Giugno, in una bella serata pre-estiva, abbiamo  portato questo vissuto (e altro che connota le realtà di CASA33) nel cuore dell’approfondimento seminariale. Sebbene necessariamente breve (per altro impegno), l’intervento di Gennaro Nasti - supportato da un power-point disponibile nella nostra documentazione - ci ha descritto le opportunità di lavoro “dal basso” generate dall’azione dell’ANEA. Al suo sito rimandiamo per una visione più globale di come l’Ente di Via Toledo sviluppi occasioni di lavoro e di sviluppo sostenibile nell’ambito della tutela dell’ambiente.

E’ stato poi il professor Mario Raffa ad accompagnarci con accortezza puntuale nel cuore del tema, con l’aiuto di un suo efficace power-point Vai al documento. La sua esperienza di impegno professionale e civile, e di servizio politico alla Città,  ha consentito ai presenti di esplorare con lui gli orizzonti e le frontiere, spesso sconosciuti (emerge il problema della comunicazione), che fanno guardare alla nostra Città non solo per i problemi enormi che la caratterizzano, ma anche per le opportunità che offre. Campania start-up nell’ambito di Città della Scienza col suo incubatore d’impresa, gli altri due incubatori di S. Giovanni (polo tecnologico) e del BorgOrefici (botteghe orafe artigiane) sono stati e sono esempi di come il modello pubblico (indirizzo)-privato (gestione) - ha sottolineato il prof. Raffa - abbiano portato a risultati concreti in ordine alla creazione d’impresa e di posti di lavoro, nonché alla qualità dei prodotti/servizi offerti. Capacità di fare squadra, anche nella ricerca di fondi inutilizzati nei bilanci degli enti pubblici, controllo trasparente dei processi, ricaduta sociale degli investimenti sono state alcune delle parole-chiave emerse dalla sua interessante esposizione.


Emilia Mango ha offerto subito la visione di un breve filmato su “Fatto@Scampia”:  

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