Il Consiglio Direttivo di Città della Gioia Onlus ha deliberato la costituzione del “Centro di documentazione su sobrietà e stile di vita”.  Siamo nell’orizzonte culturale, sociale e politico in cui si colloca l’impegno culturale e sociale della nostra Associazione.

Il Centro ha la sua sede in Via Atri, 33 – Napoli, nostra sede operativa.

Obiettivi del Centro nel breve-medio periodo sono:

  1. Costituire una piattaforma di documentazione, anche multimediale, sulla sobrietà come stile di vita e sulle sue ricadute culturali, formative, sociali, economiche e politiche;
  2. Sostenere le attività associative e di rete (osservatori, forum, tavole rotonde, seminari, incontri, laboratori) con strumenti documentali;
  3. Collaborare alla promozione della costituzione di reti sociali sulla materia (altre associazioni, realtà sociali, istituzioni, scuola/università), a supporto di laboratori di studio, di ricerca e di impegno nell’elaborazione di riposte concrete alle esigenze di giustizia sociale, di sostenibilità ambientale, di economia di giustizia, di equità e di solidarietà;
  4. Offrire alla Città, nel territorio di riferimento associativo, la possibilità di utilizzare detti strumenti, secondo le norme stabilite dall’Associazione.

Il Centro sottoscrive per l’Associazione abbonamenti a riviste e strumenti multimediali, a supporto della sua attività. Allo stato sono sottoscritti i seguenti abbonamenti:

A – Rivista “Valori”, mensile di economia sociale, finanza etica e sostenibilità;

B – Rivista “Scarp de’ Tennis”, il mensile della strada (E’ un giornale di strada non profit);

C -Rivista online “Narcomafie”, http://www.narcomafie.it/, a cui siamo abbonati come soci dell’Associazione LIBERA,  Associazione, Nomi e Numeri contro le Mafie.

 

"Oltre il PIL: un nuovo glossario per un'economia alternativa" - UNA SERA TANTO UGUALE AD ALTRE, QUANTO DIVERSA di Alessandro Risi

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Il nostro spazio web è aperto a contributi, riflessioni, documenti a corredo del seminario "sobrietà e stili di vita. Nuovi orizzonti economici e sociali". Abbiamo chiesto ad alcuni partecipanti ai lavori un loro commento. Pubblichiamo quello di Alessandro Risi, giovane laureando in ingegneria, da sempre impegnato nella difesa dei Beni comuni e nella partecipazione civile. Lo ringraziamo, anche per i molteplici spunti di approfondimento che propone con serietà e passione. Invitiamo, chi desidera, a lascire il proprio commento all'articolo. Grazie!

UNA SERA TANTO UGUALE  AD ALTRE, QUANTO DIVERSA

La sera del 3 maggio è stata una serata molto simile a molti altri momenti che ho vissuto in passato nella mia vita; si è denunciato lo scempio che le regole del profitto e della finanza mondiale, ma anche nazionale, hanno causato ai danni del nostro pianeta e delle future generazioni; si sono ripercorse le vite di chi in passato ha già studiato il sistema economico – finanziario – produttivo e i relativi effetti, poco positivi e molto deleteri; si è accennato a qualche ipotetica soluzione più a misura d’uomo e che si allontana dalla solita logica del profitto individualista.

La sera del 3 maggio è stata una serata diversa da tante altre, una sera in cui ho voluto arricchire ulteriormente la mia voglia di essere più vicino alla realtà che mi circonda ascoltando nuove testimonianze ed esperienze; ho arricchito il mio bagaglio culturale e informativo, ho rivisto persone a me care e conosciuto nuove persone, tutte con la stessa voglia di cambiare il mondo, partendo dal piccolo per formare il grande, ma anche con la stessa domanda di come farlo; e così è iniziato un nuovo cammino, che raccoglie le esperienze e i risultati passati, che vuole coltivare nuove idee in prospettiva di riuscire a metterle in pratica in un futuro non troppo lontano.

Ho ascoltato con interesse gli interventi, basati su argomenti ai quali sono molto legato, li ho ascoltati per l’ennesima volta – attenzione! non in senso dispregiativo – ; secondo me, ci vorrebbero ancora tante altre ennesime volte fino ad arrivare ai grandi mezzi d’informazione di massa per far conoscere a tutti lo stato dei fatti; sarebbe uno dei pochi casi in cui ci vorrebbe davvero un plebiscito, ma non in senso di consensi, ma nel senso che finalmente tutti prendano coscienza della realtà che li circonda e inizino a riflettere e parlarne, così da poter fare tutte le scelte della propria vita con consapevolezza.

Riuscire a sensibilizzare le persone, la popolazione, la cittadinanza su certe tematiche è il primo passo affinché ognuno possa realmente sentire il contatto con la terra che calpesta ad ogni bivio della vita e valutare di volta in volta le conseguenze che l’una o l’altra scelta comportano. 

La colonna portante della sensibilizzazione è l’informazione, e durante l’incontro sono state date delle buone basi che potranno essere ulteriormente arricchite nel corso del progetto comune e delle proprie vite private; perché, come dice anche padre Alex Zanotelli, la vera politica si fa quando si va a fare la spesa, e quando si sceglie di parlare e discutere con gli amici e con la famiglia invece di rimanere inermi avanti la televisione. 

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