RETE SHUKRAN per e con le persone senza dimora: in 3 piazze di Napoli l'incontro coi cittadini, per sensibilizzare e allargare la Rete...



Rete SHUKRAN, per e con le persone senza dimora, ha incontrato in tre piazze di Napoli centinaia di cittadini, per dare voce e visibilità agli "invisibili": i nostri amici senza dimora. "Che prezzo dai alla vita?"e "AAA dignità cercasi..." erano i titoli dei due cartelloni di foto, preparati per esporre il grave problema della baraccopoli della marinella. Una questione che Shukran ha posto all'assessorato alle politiche sociali del Comune di Napoli, presentando il proprio progetto "Io ti vedo...", elaborato e gestito in network dalle cinque organizzazioni componenti: Movimento Onda Anomala, Associazione Siloe, Città della Gioia onlus, Uruk Napoli - La Comunità dello Sviluppo UmanoTale&Quali - La convergenza delle culture (questi ultime due espressioni del Movimento Umanista).

Un'esperienza bellissima d'incontro e di confronto con tanti che, in gran parte, ignoravano che nella nostra bella e ferita Napoli esistono, coperti dal clamore del quotidiano e dall'indifferenza di gran parte di chi ha responsabilità sociali e politiche, pezzi di territorio "abitati" da un popolo senza volto e senza diritto di cittadinanza, pur nel rispetto talvolta di libere scelte. Un popolo che va crescendo sempre più giorno dopo giorno, alimentato dalla crisi economica che colpisce il già precario mondo del lavoro e dalla crisi internazionale dei paesi poveri o in guerra, in particolare, in questo momento quelli del Magreb. Significativo è stato il passaggio, a fianco al nostro gazebo di piazza Carità, della manifestazione (parallela a Napoli, Roma e Genova) "Il welfare non è un lusso", a cui abbiamo aderito. Più che una coincidenza, un abbraccio tra chi, sia volontario che del privato sociale, lavora per chi è ai margini o soffre. Una solidarietà con quanti operano in questo ambito sociale, allo stremo della sopravvivenza. E chi ci rimette sono gli operatori, i servizi con cui collaboravano, e - soprattutto - gli utenti.

Al termine della giornata, abbiamo smontato i gazebo e portate via le nostre poche cose. Dei volantini preparati, dei gadget regalati come "grazie" (shukran significa "grazie" in arabo, quello che ci dicono gli amici senza dimora quando li incontriamo e doniamo loro, con amore, e ricambiati in "dono" sempre maggiore, tempo, un po' di cibo, abiti, un accompagnamento sanitario), dei pieghevoli, dei segnalibro,  ne sono rimasti, ma non tantissimi. Molti di questi segni sono ora in mano a quanti abbiamo conosciuto per la prima volta. Con molti si sono intrecciati scambi e possibili collaborazioni nel volontariato e negli aiuti. Le "rete" si è allargata e ha stretto le sue maglie, già "legate" da un'amicizia e da una collaborazione  crescenti e molto bella. Che ci da fiducia e ci fa credere nel nostro progetto comune, aperto ad altri. E ci dà Gioia, da vivere, da donare...  (Pasquale Salvio)

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